Storie in evidenza efficaci per presentarti su Instagram

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Se ti promuovi su Instagram, è molto importante curare la parte introduttiva del tuo profilo.
Oltre ad un’immagine profilo adatta a trasmettere la tua personalità professionale e una bio chiara ed efficace, puoi creare una sezione nei tuoi contenuti in evidenza (le storie che puoi fissare in cartelle permanenti sotto alla bio) per permettere alle persone che fanno visita sulla tua pagina di conoscerti un po’ di più, ottenere maggiori info su di te e magari, proprio grazie alla presentazione, decidere di seguirti e/o compiere un’azione che desideri attraverso una call to action mirata (ad esempio visitare il tuo sito, mandarti un messaggio, iscriversi alla newsletter, …).

In questo articolo:

  1. Perché creare la tua presentazione in evidenza?
  2. Perché usare foto e testi anziché un video?
  3. Come creare le tue storie in evidenza “chi sono”
  4. Cosa ti serve per creare storie in evidenza efficaci?
  5. Che foto scegliere per le tue storie in evidenza?
  6. Cosa scrivere nelle storie in evidenza di Instagram?
  7. Come creare lo storytelling su Instagram?

 

Perché creare la tua presentazione in evidenza?

Se hai scelto di stare su Instagram per promuovere il tuo lavoro, è molto importante curare la parte introduttiva del tuo profilo.
Oltre ad un’immagine profilo professionale, che riesca a trasmettere la tua personalità e avvicinarti alle persone che ti scoprono sul social, è importantissimo anche curare la bio in modo che sia efficace e chiara, spiegando di cosa ti occupi, e che riesca ad incuriosire l’utente a tal punto da continuare a rimanere sul tuo profilo, e magari pigiare il famoso pulsante follow.
Ma è chiaro che una foto piccolissima e lo spazio di pochi caratteri non bastano a dire tutto ciò che serve su di te.
Ecco allora che a quel punto un utente interessato da questo primo brevissimo approccio potrebbe avere curiosità di andare a sbirciare nei tuoi contenuti in evidenza per conoscerti meglio. Ecco che entrano in gioco le Storie in Evidenza da costruire per il tuo profilo Instagram: i contenuti che pubblichi in storie e che puoi salvare in cartelle fissate in alto nella tua pagina da sfruttare per presentarti in modo più completo per trasformare i visitatori occasionali del tuo profilo in follower.
In particolare in questo articolo ti presento alcuni utili consigli per preparare proprio la cartella in evidenza “chi sono” o “chi siamo”, per raccontare tra fotografie e brevi testi qualcosa del tuo brand.

Perché usare foto e testi anziché un video?

Se mi segui su Instagram, sai che a volte, dopo aver consegnato le anteprime dei servizi fotografici di personal branding, passo dalle storie e pubblico qualche foto scattata con il o la mia cliente, con una breve presentazione del o della professionista che ho fotografato.
È una presentazione a caldo del lavoro che ho fatto, come fosse un assaggio del mio portfolio, ma spesso diventa anche un esempio pratico di come associare poche parole mirate (in genere una frase molto breve) a foto espressive per presentare l’identità e la professionalità di qualcuno in pochissime slide.

Infatti succede molto spesso che poi il o la cliente, entusiasta di sentirsi rappresentato e raccontato in modo così sintetico ma allo stesso tempo completo, mi chieda di poter prendere spunto da questa brevissima presentazione per ricreare proprio le sue storie in evidenza.
Una presentazione che usa fotografie statiche e poche righe di testo (o addirittura poche parole per ogni schermata) è più facile da recepire di un video parlato.
Nel momento in cui qualcuno si sta documentando su di te, ha bisogno di chiarezza e informazioni dirette e veloci. Un video rischierebbe di essere più pesante da seguire, specie se non sei proprio pratico con il parlare nelle storie (rischieresti di dire di più di quanto serva, aggiungere info superflue e dilungarti troppo o di infarcire di “ehm” il tuo discorso).
Oltre a non esporti più del dovuto, in caso tu sia come me del team timidezza, la presentazione con le foto (specie se professionali) è senz’altro anche un modo per rendere più emozionante la presentazione e mantenere la qualità estetica più alta di foto o video girati con il telefono.
Inoltre puoi sfruttare gli elementi dello storytelling visivo, dettagli grafici o colori della tua identità di brand e immagine coordinata, e delle metafore creative per i testi da scrivere che possono dare un assaggio della tua personalità e del tuo tono di voce.

Ma perché piacciono tanto queste presentazioni?
Si tratta di un contenuto abbastanza lungo da tenere chi segue agganciato per qualche storia (8-9 slides in tutto, dalla durata di 15 secondi ognuna), ma abbastanza breve perché non venga skippato (i video invece, sono soliti ad essere mandati avanti più in fretta, specie da chi non ti conosce ancora e deve prima familiarizzare con la tua immagine).
Sono poche slide o foto messe in sequenza con criterio alternando anche elementi narrativi visivi usati come micro informazioni sulla personalità del o della professionista con qualche riga di testo, che sembra dialogare proprio con quelle foto, come se fossero state pensate assieme, e che presenta brevemente ma inequivocabilmente una professione e il modo unico che il o la protagonista delle storie svolge il suo lavoro.

Bhe, diciamo che in parte è proprio vero che le foto e i testi sono stati pensati assieme, o almeno se hai scattato le foto con me: infatti le foto che scattiamo durante lo shooting di branding nascono dopo un’attenta analisi dell’identità del brand con cui sto lavorando, per cui in un certo senso sono le parole che usiamo per progettare il servizio che poi mi danno il punto di partenza per pensare alle foto. Ma questa è un’altra storia, e se ti va di capire come lavoro e quali sono gli strumenti che uso puoi leggere quest’altro articolo.

Ma ora passiamo alla pratica. Ho pensato di darti qualche consiglio per creare la tua presentazione da usare nelle storie in evidenza, che poi è il metodo che io stessa utilizzo per pensare alle mie e a quelle dei miei clienti, e di seguito trovi spiegato passo passo.

Come creare le tue storie in evidenza “chi sono”

È una presentazione breve (consiglio non più di 7-8 slide) in cui associare poche parole mirate (in genere una frase molto breve) a foto espressive per presentare l’identità e la professionalità del tuo personal brand.

Farle con le foto anziché un video in cui parli ti aiuta a:

  • non sentirti a disagio nel parlare in video
  • essere più breve e “dire” solo quello che serve trasmettendo un messaggio chiaro e diretto
  • non farsi “skippare” ma invogliare le persone a guardarle tutte
  • curare di più l’estetica e fissare maggiormente la tua identità grafica/immagine coordinata

Cosa ti serve per creare storie in evidenza efficaci?

  1. Le fotografie che hai scattato per il tuo personal brand (o eventualmente delle foto che scatterai ad hoc, ma se le hai già è più semplice)
  2. Carta e penna per scrivere
  3. Il tuo profilo instagram

optional: se hai un logo che vuoi aggiungere, se vuoi usare il tuo font o creare grafiche secondo la tua immagine coordinata, puoi “impaginarle” con strumenti come Canva o software come Photoshop o Illustrator se sei pro.
Ma puoi tranquillamente crearle anche da Instagram: se le foto sono professionali funzioneranno benissimo anche solo con l’immagine a schermo intero e il testo in sovraimpressione.

Che foto scegliere per le tue storie in evidenza?

Prima di tutto scegli delle immagini significative tra quelle che abbiamo scattato: un paio di ritratti, ma anche dettagli o altre inquadrature più ampie.
Avere delle foto diverse anche per inquadratura e soggetto rende tutto più leggero, mentre avere solo primi piani e foto di te rischia di essere troppo autoreferenziale e dire solo “io, io, io” mentre sappiamo bene che in questa fase la cosa principale che vogliamo fare è parlare di te ma facendo sentire l’utente nel posto giusto, accolto, che quello che hai da offrire fa proprio al caso suo. Quindi seleziona con attenzione le immagini che andrai a mettere in sequenza in questi contenuti che sono i principali e primi che un visitatore esterno della tua pagina andrà a vedere.
L’ideale è anche “alternare” il ritmo delle immagini in modo da rendere la visione più piacevole possibile, e questo puoi metterlo in pratica ad esempio variano l’inquadratura, la distanza tra soggetto/oggetto e osservatore, inserendo riprese ampie e dettagli e valutando con cura anche la presenza e la sequenza dei colori presenti nelle foto.

Cosa scrivere nelle storie di Instagram in cui ti presenti?

In un momento separato (quindi puoi farlo anche prima, o dopo aver scelto le foto) scrivi una bozza del testo di presentazione: molto brevemente elenca i vari punti e concetti da esprimere rispondendo alle domande chi sei? cosa fai? per chi lo fai? come lo fai?
Scegli anche una call to action (un invito all’azione) chiara e diretta da mettere alla fine delle tue storie (ad esempio un invito a scriverti, o a visitare un link specifico nel tuo sito o iscriverti alla tua newsletter,…).
In qeusta fase non serve essere fantasiosi o prolissi. Sii essenziale nelle informazioni, perchè sarà solo nella fase successiva che andrai ad arricchire con gli elementi verbali emozionali la tua descrizione. In questo passaggio puoi limitarti a scrivere una frase di senso compiuto con tutte queste informazioni.

Come creare lo storytelling su Instagram?

Infine, metti insieme ogni pezzo di frase ad ogni foto scelta in precedenza. Associa ogni informazione della tua presentazione a una foto (ad esempio “Sono Francesca e sono una fotografa” può stare bene con un mio ritratto in cui ho la fotocamera in mano, mentre “ti aiuto con le foto della tua comunicazione” può andare alla perfezione con uno scatto concettuale in cui si vede una macchina fotografica e un computer o un quaderno…)
Una volta che hai scelto quale frase associare ad ogni scatto, è arrivato il momento di arricchire con un tocco di emozione. Scegli un’ancora di significato tra ciò che si vede in foto o ciò che quello scatto ti ispira, e la frase che hai scritto in quel pezzo di frase arricchendo le tue parole con “immagini” che ti vengono suggerite dalle foto.
In questo modo testo e foto lavoreranno assieme, creando un nesso emotivo e sensoriale tra parole e fotografie, e sembrerà letteralmente che quelle foto stiano parlando e spiegando chi sei.
Questo ultimo passaggio è il più delicato e forse il più complicato da mettere in pratica, soprattutto se le fotografie che scegli non sono state realizzate pensando al tuo brand ma sono immagini di repertorio che hai nella gallery del tuo telefono.

Infatti come ti spiegavo più su, le foto di personal branding sono proprio pensate appositamente per essere adatte a questo tipo di utilizzo e in qualche modo ti suggeriscono questo tipo di metafore da utilizzare perchè le abbiamo scelte e progettate insieme sulla tua essenza di brand e sulla tua identità e personalità.

 

Ma ora dimmi la verità, da quanto tempo non aggiorni le tue storie in evidenza? O magari non le hai nemmeno mai fatte perché non hai mai lavorato alla tua immagine di brand.
Se hai bisogno di un refresh per le foto della tua comunicazione, per usarle sui social o sul tuo sito, puoi dare uno sguardo qui.

Se ti va di vedere la mia presentazione come esempio, puoi trovarla sul mio profilo Instagram a questo link, oppure in queste foto qui sotto vedi l’esempio creato per Marianna con le foto che abbiamo scattato assieme, qui di seguito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ciao, sono Francesca

Mi occupo di personal branding e storytelling visivo per catturare l’essenza della tua identità e farti connettere più spontaneamente con le persone che desideri, facendo chiarezza sulla tua unicità. Scatto immagini che raccontano la personalità e il carattere di freelance e piccole attività che vogliono fare la differenza.

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