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Ritagliare le immagini per il web: composizione e narrativa visiva

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Quando ci troviamo a lavorare con le immagini per un sito web, un blog o i social media, spesso ci troviamo a dover “adattare” delle foto preesistenti a nuove proporzioni (o ratio, in inglese).

Pensiamo che il ritaglio sia solo una questione di aggiustare proporzioni o far entrare tutto nello spazio previsto. Ma la verità è che un ritaglio ben eseguito può trasformare completamente la forza visiva di una foto. Non è solo questione di tagliare, ma di farlo in modo armonico, rispettando la composizione e mantenendo evidente il messaggio che vogliamo trasmettere.

Molti editor di siti o, più frequentemente, quelli delle piattaforme social, ti mettono a disposizione lo strumento per farlo al momento del caricamento: sulla schermata vedi la tua immagine, contornata da una taglierina che puoi spostare per posizionare il ritaglio come preferisci, escludendo le porzioni di foto che sbordano dal formato selezionato per la pubblicazione. Se effettuare il ritaglio dell’immagine ti è reso comodo attraverso lo strumento, non significa che la scelta più veloce sia quella corretta.

In questo articolo:

  1. Composizione e regola dei terzi
  2. Decidi qual è il soggetto principale
  3. Spazio negativo: quando e come usarlo
  4. Formato e proporzioni: adattarsi senza forzature
  5. La narrativa dietro l’immagine
  6. Ritaglio e simmetria : quando è davvero necessaria
  7. Esercizio Creativo

A volte, mi capita di vedere immagini che ho scattato per alcuni clienti, ritagliate in modo sproporzionato rispetto al contenuto, nel momento in cui vengono caricate sui social: foto orizzontali riadattate in verticale ma senza gerarchia visiva, ritratti dove il soggetto perde la posizione di focus, foto di prodotti che vengono riadattate svalutandone la presentazione…tutti casi in cui sarebbe bastato tagliare diversamente l’immagine.

Ecco perché, prima di impugnare virtualmente le forbici, è essenziale farsi delle domande che ci aiutino a preservare l’integrità della foto e a guidare lo sguardo dell’osservatore dove vogliamo.

1. Composizione e regola dei terzi

La composizione è il cuore di ogni immagine. Quando ci apprestiamo a ritagliare una foto, la prima domanda da porsi è: “Sto rispettando le linee guida di base della composizione?”. Una delle strutture più conosciute è la regola dei terzi: suddividere l’immagine in una griglia immaginaria di tre righe e tre colonne. Gli elementi più importanti dovrebbero cadere sui punti di intersezione. Quando ritagli, mantieni questi punti di forza. Se decidi di ignorarli, fallo intenzionalmente sapendo che andrai a cambiarne la lettura, quindi con una ragione precisa. Questo metodo serve a bilanciare gli spazi e a dare un respiro all’immagine, permettendo all’occhio di muoversi naturalmente al suo interno.

2. Decidi qual è il soggetto principale

Ogni immagine ha un elemento chiave che cattura l’attenzione. Ma cosa succede quando ritagliamo? Se non siamo attenti, rischiamo di perdere il soggetto principale o, peggio, confondere l’osservatore. Prima di fare il primo clic, chiediti: “Qual è il punto focale dell’immagine?”. Una volta individuato, fai in modo che sia al centro dell’attenzione, non per forza fisicamente al centro, ma valorizzato dal ritaglio.
Il soggetto deve emergere con decisione, e se necessario, puoi eliminare elementi di disturbo che rubano spazio visivo o distraggono dal messaggio che vuoi comunicare.
A volte ritagliando una foto con più soggetti, possiamo anche ottenere un a nuova gerarchia visiva o un focus di attenzione completamente diverso dallo scatto originale, eliminando dalla cornice gli elementi di troppo. Non è sbagliato, ma come scrivevo più indietro, è come scattare un’altra foto, con ragionamenti annessi e connessi.

3. Spazio negativo: quando e come usarlo

Lo spazio negativo – ovvero l’area intorno e tra il soggetto/i – è uno degli espedienti più potenti per creare immagini visivamente pulite e armoniose. Ma come si capisce se lo spazio negativo è troppo o troppo poco? Una regola semplice da tenere a mente è che lo spazio negativo funziona quando amplifica il soggetto o la sensazione che deve trasemttere. Se, per esempio, stai ritraendo una persona o un oggetto, un ritaglio eccessivamente ravvicinato potrebbe far sembrare la scena claustrofobica, mentre un po’ di respiro può dare maggior senso di leggerezza all’immagine. Considera quindi l’equilibrio tra soggetto e spazio vuoto, soprattutto se l’immagine dovrà essere utilizzata in contesti come un sito web dove anche il design grafico e la presenza di testi attorno all’immagine hanno bisogno di aria per funzionare bene.

4. Formato e proporzioni: adattarsi senza forzature

Ogni piattaforma, che si tratti di un social o un sito web, ma anche nella grafica cartacea (volantini, cataloghi, …), ha esigenze diverse in termini di formato e proporzioni. Tuttavia, adattare una foto non significa forzarla a tutti i costi. L’errore più comune è cercare di far entrare ogni elemento in uno spazio che non è fatto per accoglierlo. Piuttosto, è importante ritagliare con consapevolezza, mantenendo l’armonia tra soggetto, contesto e formato finale. Se un’immagine è orizzontale e va adattata a uno spazio verticale, cerca di preservare gli elementi più rilevanti della scena, accettando anche il compromesso di perdere dettagli meno importanti. In questo modo eviterai deformazioni o tagli che snaturano il senso della foto.

Oppure, con molta probabilità, all’interno dello scattato del servizio fotografico per il tuo sito web, nel totale di foto che ti consegno, troverai per la stessa idea di scatto in una versione verticale e in una orizzontale oppure altri scatti simili dove cambiano pochissimi elementi: non sono foto in più scattate per sbaglio, ma sono state scattate in modi diversi per darti maggiore possibilità di scelta e adattabilità.

5. La narrativa dietro l’immagine

Ogni immagine racconta una storia, e il ritaglio può modificarne il senso. Prima di passare al taglio, chiediti: “Cosa sto raccontando con questa immagine? Quale emozione o messaggio voglio trasmettere?”. Ritagliare vuol dire scegliere cosa far vedere e cosa omettere, quindi è fondamentale avere chiaro il messaggio visivo che si vuole far emergere. Per questo mi sentirai dire che “ritagliare un’immagine è come scattarla di nuovo”.
In un’immagine di paesaggio, per esempio, potresti voler enfatizzare la vastità del cielo o, al contrario, focalizzarti su un particolare dettaglio in primo piano. Il ritaglio diventa così uno strumento narrativo potente, capace di far emergere emozioni e significati diversi.

6. Ritaglio e simmetria: quando è davvero necessaria

La simmetria è spesso vista come un elemento di bellezza visiva, ma non è sempre necessario ricercarla a tutti i costi. In molte foto, un leggero sbilanciamento può aggiungere dinamicità e interesse visivo. Tuttavia, se il soggetto lo richiede – come nel caso di architetture o dettagli geometrici – la simmetria diventa essenziale per mantenere l’armonia visiva. Prima di ritagliare, osserva bene: la simmetria gioca un ruolo importante nella storia che vuoi raccontare? Se sì, cerca di rispettarla; se no, esplora in libertà l’asimmetria.

Esercizio Creativo:

Il ritaglio è molto più di una semplice operazione tecnica: è un esercizio creativo che richiede uno sguardo attento e un pensiero critico. Quando ci si avvicina al ritaglio di una foto, bisogna sempre tenere a mente l’importanza della composizione, del soggetto e della narrativa che si vuole costruire. Il risultato sarà un’immagine che non solo si adatta perfettamente al formato richiesto, ma che mantiene anche un equilibrio estetico e un senso visivo armonico, capace di raccontare una storia potente e ben strutturata.

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Ciao, sono Francesca

Mi occupo di personal branding e storytelling visivo per catturare l’essenza della tua identità e farti connettere più spontaneamente con le persone che desideri, facendo chiarezza sulla tua unicità. Scatto immagini che raccontano la personalità e il carattere di freelance e piccole attività che vogliono fare la differenza.

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