Ovvero: come comunicare un brand attraverso l’uso della fotografia di racconto.
Prima di cominciare a spiegarti il ruolo delle atmosfere e dei contesti nello sviluppo della visual strategy per un brand voglio fare una breve ma importante premessa.
Esistono molti tipi o funzioni della fotografia, se la intendiamo come strumento. C’è la fotografia documentativa, che semplicemente riporta la realtà; c’è la fotografia che ferma momenti, racconta un evento, fa conoscere situazioni; c’è la fotografia più artistica, che trasmette concetti;… tante funzioni quante se ne possono inventare! E poi c’è la fotografia per la comunicazione, che in un certo senso, utilizza tutte queste funzioni e le declina al servizio di un mittente che deve comunicare qualcosa a uno o più riceventi, per far accadere qualcos’altro.
Questo qualcos’altro, nella comunicazione di un brand, è di solito riconducibile a “tramettere i valori di un brand” oppure ancora più semplicisticamente e materialmente “far vendere un prodotto o un servizio”.
Lo so, descritta così la fotografia sembra perdere tutta la poesia, ma ti assicuro che di poesia, per far le cose fatte bene, ce ne vuole molta e che più si riesce a metterne e più il risultato funziona! Perché per il brand si tratta di fare un servizio fotografico per comunicarsi, ma per chi vede le foto, equivale a decidere o meno se condividere gli stessi valori del brand. Se manca la poesia, manca l’aggancio con queste persone.
Cos’è l’atmosfera di un brand?
Quando mi accingo a preparare uno shooting per un brand o un personal brand, che sia per raccontare ciò che rappresenta o, semplicemente, ciò che vende, la prima cosa che faccio è indagare l’atmosfera.
L’atmosfera di un brand è un concetto che uso per spiegare con una sola parola ciò che di solito mi viene più facile dire con gli scatti fotografici. L’atmosfera di un brand è per me, l’insieme delle sensazioni che deve provare nei confronti del brand chi vede la foto, le cose che l’osservatore deve capire della situazione che stiamo mostrando, i valori che potrà decidere di condividere.
Grazie all’atmosfera, è possibile creare una comunicazione immersiva, dove l’osservatore finale è invogliato a permanere, per cercare di connettere tutti i pezzi del puzzle dell’identità del brand. Il linguaggio visivo in questo è perfettamente efficace! Ciò che il brand è solito esprimere con le parole e il tono di voce, a chi ascolta o legge, se veicolato con le immagini arriva più in fretta e più connesso con la realtà in cui tutti noi viviamo, diventa concreto perché posso vederlo!
Non a caso l’homo sapiens ha imparato a disegnare sulle pareti ben prima di imparare a parlare una lingua, perché fare i disegni degli animali era più facile che descriverli a parole: mi immagino gli uomini delle caverne intenti a imitare un un leopardo per far capire che avevano visto il predatore che fino ad allora non aveva un nome e alla fine non riuscendo a spiegarsi avranno pensato “te lo disegno così capisci!”.
Proprio questo si fa con la fotografia per la comunicazione: ti faccio vedere il contesto di uso di un prodotto mentre ti dico che è fatto apposta per te che lo userai allo stesso modo, ti racconto i valori in cui credo come brand supportando ciò che leggi nel mio sito con un’immagine che rappresenta questi valori, ti faccio capire di cosa parlo sul post di Instagram attraverso una foto che è già di per sé un’introduzione a quell’argomento.
Perché il racconto d’atmosfera ti aiuta a raccontare il tuo brand?
Grazie al racconto di atmosfera, possiamo connettere al soggetto della foto tutta una serie di emozioni, sensazioni, idee che con un colpo d’occhio saranno già percepite, lasciando spazio solo a ciò che serve davvero dire, senza dover appesantire il messaggio con spiegazioni, preamboli e antefatti.
La fotografia ha il potere di dire le cose senza dirle, di essere discreta e non ovvia, di diventare un percorso di condivisione con gli altri per le nostre stesse visioni. La fotografia rende reale un concetto agli occhi di chi osserva.
Ottenere le foto efficaci che desideri è un lavoro di concerto
Per tutte queste sfumature di significato e d’intenti, scattare belle immagini, tecnicamente ineccepibili, che abbiano anche qualcosa di chiaro da dire non è per niente una passeggiata.
Non è sapendo usare una macchina professionale o meno, sapere come fare la post produzione o come far posare il soggetto che fa funzionare questo tipo di fotografia.
Prima di tutto, questo modo di intendere la fotografia, è condivisione e apertura. Il brand (o la persona) che si fa fotografare deve prima di tutto sapere come e cosa vuole comunicare, lo deve donare al/alla fotograf* e farl* entrare nella propria atmosfera, così che lui/lei riesca a coglierla con uno sguardo pronto e attento per creare con le sue doti di narratore un messaggio che arrivi all’osservatore finale.
Nel racconto visuale di un brand, ma anche di una qualsiasi occasione in cui sia richiesto o desiderato avere delle foto, è molto importante che ci sia connessione tra fotograf* e soggetti, perché è proprio l’empatia l’ingrediente segreto della buona riuscita di uno shooting: se non c’è feeling, non ci saranno nemmeno le foto che desideri!
Se chi scatta la foto fosse un artigiano che lavora il legno, il brand sarebbe l’albero che dona la sua materia prima, per farlo diventare un oggetto unico (il messaggio), carico di un valore condivisibile per chi deciderà di acquistarlo.
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